Gio. Nov 21st, 2024

Modello di Piano Didattico Personalizzato (PDP) per allievi con Bisogni Educativi Speciali (BES) – a.s. 2014-15


(fonte foto: DeAScuola)

USR per il Piemonte – Al termine del primo anno di utilizzo e sperimentazione del modello di PDP per gli allievi con Bisogni Educativi Speciali (BES), proposto da codesto Ufficio Scolastico Regionale, si invia in allegato alla presente nota la nuova versione del modello, revisionata parzialmente alla luce delle indicazioni emerse durante la fase di confronto e verifica sull’efficacia dello strumento e sulle pratiche educative e didattiche concretamente attivate dai docenti, nell’a.s. 2013-14.

Le variazioni apportate al “nuovo” modello non modificano il suo impianto generale e sostanziale, il quale ha dimostrato tenuta concettuale ed efficacia, come emerso dai monitoraggi effettuati dai docenti appartenenti al gruppo regionale di ricerca sul PDP, nella primavera scorsa.

Si precisa che la fase di formazione e verifica sul modello in oggetto è stata effettuata in modo sistematico e strutturato in Piemonte, ma la sua adozione e diffusione “spontanee” presso alcune scuole di altre Regioni (tra le quali, ad esempio, la Lombardia, la Toscana e la Sicilia), ha aperto occasioni di confronto sulla validità e sui punti di forza e di debolezza emergenti dello strumento.

Anche in questo caso, il bilancio conclusivo è stato positivo.

In riferimento a quanto esposto, si rende disponibile il modello di PDP dell’USR per il Piemonte – a.s. 2014-15, per tutte le scuole (statali e paritarie di ogni ordine e grado) che, in relazione all’autonomia scolastica, desidereranno adottarlo.

Come per lo scorso anno, si prevedono momenti di formazione e monitoraggio per le scuole e i docenti interessati, al fine di continuare la sperimentazione avviata e favorire il processo di inclusione degli allievi con BES e il miglioramento della didattica per tutti, anche attraverso l’uso consapevole e adeguato di strumenti come il PDP. Tali momenti potranno avere carattere istituzionale-strutturato (proposte di convegni o giornate di studio sullo strumento e tematiche affini, da parte dell’USR) o informale, estemporaneo, su esplicita richiesta (a codesto ufficio) in relazione ad eventuali bisogni formativi/in-formativi delle singole istituzioni scolastiche.

Preme sottolineare che il modello regionale di PDP è stato elaborato in modo coerente e funzionale ad altri documenti/strumenti pedagogico-didattici (riferiti agli allievi con BES) in uso nella nostra Regione. Tra questi, le “Schede di collaborazione scuola – famiglia”, allegate alla DGR n. 16/2014, finalizzate alla rilevazione precoce delle difficoltà di apprendimento e all’attivazione di percorsi di potenziamento didattico, e la griglia per l’osservazione degli allievi con disagio sociorelazionale e socioculturale (allievi con BES “III fascia”), già utilizzata dalle scuole che aderiscono ai percorsi di prevenzione della dispersione scolastica nell’ambito del progetto inter-istituzionale “Provaci ancora Sam”.

Si ritiene che, laddove necessario, l’adozione di più documenti-strumenti coerenti (quali ad esempio le schede della DGR n. 16 e il PDP in oggetto) possa facilitare il lavoro dei docenti nello svolgimento dei compiti professionali richiesti dalla Legge 170/2010 e dalle successive disposizioni sui BES (Dir. Min. del 27/12/2012 e Circolare Min. n. 6 del 2013).

Data la complessità di tali azioni professionali l’utilizzo di “buoni” strumenti, seppur di non immediata applicazione, può costituire un aiuto per acquisire consapevolezza e orientare le scelte didattiche di tutti gli insegnanti.

Infine, per quanto riguarda la Tabella D.2 “Strategie di personalizzazione/individualizzazione su base ICF”, considerato il valore scientifico condiviso e la diffusione a livello internazionale del modello ICF (OMS, 2001; 2007) quale modello descrittivo del funzionamento della persona intesa nella sua globalità e nelle sue interazioni con il contesto, abbiamo ritenuto opportuno inserirla nel PDP come opzione alternativa alla Tabella D.1 “Strategie di personalizzazione/individualizzazione”, anche per l’anno scolastico in corso.

Tuttavia, in considerazione della complessità intrinseca del modello ICF e, soprattutto, della carenza di esperienze di applicazione nella scuola, nell’anno scolastico in corso sarà avviato un percorso di accompagnamento sotto forma di ricerca-formazione, coordinato dall’USR per il Piemonte.

Le scuole ed i Consigli di classe che decideranno di provare ad utilizzare la Tabella D.2 e a progettare interventi didattici secondo il modello ICF, potranno segnalare la propria disponibilità a partecipare alla ricerca-formazione durante una giornata seminariale iniziale, che avrà luogo a Torino nel mese di novembre. Data e luogo saranno comunicati con successiva nota di Codesto Ufficio.

Si ringrazia per l’attenzione e si confida in una proficua collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE

Fabrizio MANCA

2-MODELLO PDP

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