La strutturazione del modulo didattico “Work and energy” nasceva dalla volontà di rendere consapevoli gli alunni di quali vantaggi, in termini linguistici e contenutistici, possa apportare lo studio di una disciplina non linguistica in lingua straniera. Esso è stato progettato per una classe III del Liceo Scientifico dell’Istituto Superiore “Majorana” di Palermo e la disciplina scelta è stata la Fisica.
La finalità generale dei percorsi C.L.I.L. è quella di motivare gli allievi all’apprendimento simultaneo della lingua “veicolare” Inglese (L2) e della disciplina non linguistica, facendo sì che il contenuto di quest’ultima venga appreso in L2 e favorendo l’apprendimento dell’inglese mediante i contenuti di fisica.
Nella classe coinvolta è stato affrontato un segmento curricolare della disciplina, previsto nella programmazione annuale del docente di Fisica, ponendolo in co-presenza con un conversatore di madrelingua inglese.
Durante le ore di co-presenza le due figure hanno condotto le lezioni cercando di creare delle situazioni didattiche in cui la lingua inglese ha potuto assumere una maggiore autenticità, perché utilizzata per scopi extracurricolari. In questo modo il focus d’attenzione è stato spostato dalla lingua ai contenuti che essa veicola, inducendo una maggiore riflessione sui concetti della disciplina scientifica.
L’introduzione della metodologia C.L.I.L. ha comportato dei benefici per i discenti, in quanto ha permesso il miglioramento della qualità e dei tempi dell’apprendimento della lingua straniera all’interno di un contesto reale. L’allievo ha potuto così trovare nella scuola nuovi stimoli visibili e sperimentali, preparandosi per un’esperienza che diverrà obbligatoria quando la già citata riforma andrà a regime.
Inoltre, è stato possibile costruire un modello organizzativo in grado di tradurre operativamente l’ipotesi di uno sviluppo europeo del sistema scolastico, perché i discenti, qualora dovessero ripetere costantemente l’esperienza durante gli altri anni scolastici, verranno orientati verso l’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità che li renderanno protagonisti di una cittadinanza europea che richiede la conoscenza di due lingue straniere.
Gli obiettivi perseguiti sono stati i seguenti.
Obiettivi cognitivi
Potenziare le strategie d’apprendimento individuali
Diversificare metodi e forme della prassi didattica
Favorire i vari learning styles dei discenti
Favorire la motivazione all’apprendimento
Obiettivi linguistici
Migliorare le competenze linguistiche in L2, sviluppando le abilità comunicative
Avere consapevolezza dell’uso della L1 e della L2
Saper passare da un registro linguistico a un altro
Favorire l’interesse per una dimensione plurilingue
Utilizzare in modo consapevole il lessico descrittivo (c’è, ci sono, perché, per esempio, etc.)
Produrre testi chiari e coerenti in L2
Effettuare relazioni orali e/o scritte di un’esperienza in L2
Riassumere testi scritti
Obiettivi disciplinari
Acquisire i termini scientifici in L2
Comunicare utilizzando in maniera corretta il linguaggio fisico
Enunciare le leggi fisiche trattate sia in L1 che in L2
Descrivere esperienze in L1 e in L2
Analizzare un fenomeno fisico individuandone le grandezze che lo caratterizzano
Effettuare previsioni
Il docente di Fisica e il conversatore madrelingua hanno lavorato in co-presenza e programmato insieme le attività didattiche da svolgere in classe.
Per agevolare gli alunni nel processo di conseguimento degli obiettivi, l’attività didattica è stata sviluppata mediante cicli di lezioni in L2 seguite da discussioni, anche in L1, sugli argomenti proposti e da esercitazioni scritte e orali.
Ogni volta che gli alunni hanno mostrato delle perplessità e/o delle difficoltà, sono stati dati gli opportuni chiarimenti in L1, perché la lingua straniera non deve essere un ostacolo per l’acquisizione dei contenuti disciplinari.
La scelta metodologica si è avvalsa, a seconda dei casi, di varie strategie didattiche quali:
- attività di pre-lettura per motivare gli alunni (brainstorming);
- attività di peer-education;
- attività di lettura globale (skimming, scanning);
- lezioni frontali.
Ogni argomento è stato presentato a partire dall’analisi di situazioni problematiche e seguito da formalizzazioni teoriche, esempi e semplici esercizi di applicazione esclusivamente scritti in L2.
Gli studenti sono stati invitati a partecipare alle attività didattiche per chiarire meglio i concetti appresi a lezione e/o individualmente, mediante la lettura dei materiali a mano a mano forniti dai docenti. A tale scopo sono stati assegnati semplici esercizi da svolgere a casa, che hanno rappresentato spunto di discussione in classe, consentendo un confronto tra i differenti modelli d’impostazione utilizzati.
Dato il difficile reperimento di materiale pronto da spendere in classe, i docenti coinvolti nelle attività hanno reperito materiali in rete e li hanno resi fruibili ai discenti, “didattizzandoli”. Sono state scelte le risorse:
– più aggiornate,
– con gli obiettivi didattici disciplinari esplicitati,
– con i contenuti adeguati a quanto trattato,
– con test di verifica e autovalutazione.
Inoltre, sono state costantemente utilizzate delle presentazioni di Power Point, realizzate dal conversatore madrelingua, e sono stati suggeriti alcuni video tratti da YouTube.
Durante le attività è stato richiesto agli agli allievi di produrre delle relazioni scritte e orali in L2 e sono stati prodotti alcuni podcast utili per lo studio a casa.
Gli argomenti trattati nelle varie lezioni sono stati i seguenti:
- prima lezione: how to write numbers, how to read numbers, expressions, grouping symbols, cartesian plane, describe a trend of a graph, how to read a formula;
- seconda lezione: definition of work, work done by a constant force, unit of measurement for work, positive and negative work and their meaning;
- terza lezione: power, Newton’s life and works;
- quarta lezione: kinetic and potential energy, mechanical energy and its conservation;
- quinta lezione: final test.
In relazione alle verifiche sono state prese in considerazione le seguenti tipologie:
- verifiche orali (semplici domande dal posto o interventi spontanei durante lo svolgimento delle lezioni, interventi alla lavagna);
- prove strutturate (domande vero/falso, completamenti, corrispondenze, test a risposta multipla);
- prove semistrutturate (riassunti, relazioni, quesiti a risposta breve, esercizi applicativi e risoluzione di semplici problemi).
Le verifiche orali avevano lo scopo di accertare la conoscenza dei contenuti, la correttezza e la chiarezza espositiva in L1 e in L2.
La verifica sommativa finale era composta da 15 domande a scelta multipla, da una domanda a risposta aperta e da tre problemi.
Nella valutazione delle prove scritte sono stati presi in considerazione i seguenti fattori:
- interpretazione del testo del quesito/problema;
- corretto uso del linguaggio formale;
- corretto uso della lingua inglese;
- capacità logico – operative (abilità di calcolo, scelta della tecnica risolutiva, etc.).
Nel processo di valutazione degli elaborati scritti, sono stati minimizzate il più possibile le variabili legate alla soggettività dell’insegnante, adottando quindi dei criteri scientifici e il più possibile verificabili da tutti, alunni compresi.
Nel processo di valutazione finale per ogni alunno sono stati presi in esame i seguenti fattori:
- il comportamento, inteso come capacità di relazionarsi con gli altri nel rispetto della convivenza civile e democratica;
- i risultati della prove,
- i lavori prodotti,
- le osservazioni relative alle competenze trasversali,
- il livello di raggiungimento delle competenze specifiche prefissate,
- l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo,
- l’impegno e la costanza nello studio, l’autonomia, l’ordine, la cura, le capacità organizzative.
Di seguito vengono inseriti i collegamenti ai materiali utilizzati.