Funziona sempre così, del resto: l’ordinale del Calendario sopravanza sempre di un’unità il cardinale dell’anno che descrive nei suoi dodici fogli (più copertina): il primo uscì per l’anno 2000, e da allora la distanza è rimasta immutata, chissà mai perché. A voler continuare a giocare con ordinali e cardinali, è palese notare che sulla copertina del prossimo numero di Rudi Mathematici (che sarà nomato RM264) campeggerà la scritta “Anno Ventitreesimo”, perché il primo anno di vita di RM è stato il 1999, e contando uno per uno gli anni dal 1999 al 2021 si arriva (appunto) a 23: tutto questo quando manca ancora un mese al ventiduesimo compleanno dell’e-zine. Ah, che mistero! Ci vorrebbero dei matematici veri e seri, per cavare il proverbiale ragno fuori dal suo altrettanto proverbiale buco.
Ma basta parlare di ordinali e cardinali, meglio virare su identità e differenze. Tutto sommato, le differenze sono verosimilmente molte meno delle identità: il primo calendario è l’unico che non ha indossato una complicata equazione in copertina, ma un semplice tripletto di caratteri (“Y2K”). Tutti gli altri, compreso questo neonato che parte oggi verso il mondo, vanno fieri della loro Equazione di Copertina: avete mai provato a risolverla? E se lo avete fatto, non vi sarete mica fermati a trovare la soluzione più ovvia, tralasciando le altre, no? Diamine, noi qui si sta per completare (beh, non proprio subito subito, a dire il vero) il Ciclo Solare, e voi non cogliete la cosa?
Un’altra identità, la più importante di tutte, è che la struttura non cambia: un ordinato elenco dei giorni, mese per mese, in grado di ricordarvi in quale giorno della settimana cade il 23 Settembre o il 17 Marzo (d’accordo, questo lo fanno tutti i calendari, lo sappiamo); il numero ordinale delle settimane (che invece tanti calendari ormai colpevolmente tralasciano) e i nomi dei grandi matematici (o fisici, o filosofi naturali) che nel dato giorno hanno visto la luce (e questo, per quanto ne sappiamo, lo fa solo il nostro). Insomma, è facile: oggi, per esempio, per tutta la nazione e una buona fetta di mondo è il giorno dell’Epifania, invece per noi è il giorno di Petzval e Sturm. Fossimo usciti ieri con questo post, avremmo potuto fare gli auguri in diretta a Federico Enriques, Gino Fano e Camille Jordan. A proposito, se nella riga di un matematico vedete la scritta “RMxxx”, non spaventatevi: significa solo che sul numero xxx di RM abbiamo sparlato un po’ del tizio in questione.
Soprattutto, ricordate che l’elenco dei giorni occupa solo la parte sinistra di ogni foglio: la colonna a destra è anche più intrigante, con un problema per soddisfare la fame di quesiti dei solutori, un paio di battute che potrebbero farvi ridere o forse no, e una bella sfilza di citazioni di persone che, proprio in quel mese lì, hanno avuto i loro natali.
Se abbiamo aspettato il giorno della Befana per mandarlo in giro, è solo perché è l’unico serio regalo che riusciamo a farvi: certo, anche tutti i numeri di RM sono gratuiti, ma quelli li fate anche voi, quindi come regalo non valgono. Oltre ad essere un regalo, il Calendario è ovviamente anche un auspicio: quello che possiate passare poco tempo a rimirarlo appeso in casa, impegnati come sarete – speriamo – a recuperare tutte le piacevolezze di cui il passato 2020 è stato così avaro.
E insomma, che aspettate? Se questo è il primo calendario di RM che vedete, correte subito a vedere con quale genio condividete il compleanno; ricordatevi (perché sul calendario non lo scriviamo mai) che quest’anno il Doomsday è Domenica, che Pasqua è il 4 Aprile (Doomsday, appunto!), che l’ultimo giorno di Carnevale è il 16 Febbraio, e che questo incipiente 2021 potrebbe essere il primo anno dispari ad ospitare i Giochi Olimpici.
Cercate di essere felici, orsù.
Alice, Rudy, Piotr
Il Calendario 2021 di Rudi Mathematici è in linea:
http://www.rudimathematici.com/archivio/calendari/RM_2021_Calendar.pdf
e, come sempre, lo è anche nella versione internazionale in inglese:
http://www.rudimathematici.com/archivio/calendari/en/RM_2021_Calendar[e].pdf